Comune di Sciacca |
Curiosità e Folklore
La Cucchitedda è un dolce a base di pasta di mandorle e marmellata di zucchine, glassata con lo zucchero. E’ un dolce secco, creato dalle abili mani delle suore tra l’epoca medievale e quella rinascimentale. L'ova murina è invece un dolce a base di uova, cacao e mandorle. E’ composto da una cialda simile ad una crepes con all’interno una crema di latte e marmellata di zucchine. E’ stato inventato per sostituire il cannolo di ricotta nei periodi estivi. Il culto della Madonna del Soccorso risale al 1432. Arrivò a Sciacca per mare e fu portata in chiesa dai giovani marinai. La Madonna del Soccorso è conservata nel Duomo di Sciacca (AG); è la patrona e si festeggia il 2 febbraio e il 15 agosto. Durante i festeggiamenti si svolge il tradizionale rito della "Fumata", una nube di incenso si propaga nell'aria rievocando il miracolo della liberazione dalla peste nel 1626. Alla Santa Patrona viene attribuito il miracolo di aver fatto cessare la peste. La statua della Madonna del Soccorso, viene portata in processione per le vie del centro da un gruppo di pescatori che ha fatto voto di portare sulle proprie spalle la pesante struttura. La statua, opera degli scultori carraresi Mancino e Birrittario risalente al 1503, viene poi ricondotta nel Duomo che la ospita permanentemente. La stessa processione è ripetuta in più date dell' anno. Il Carnevale di Sciacca è uno degli eventi più attesi e importanti della città. Le origini del carnevale di Sciacca risalgono all’800. Ruolo principale assumono i carri allegorici, che vengono ideati e realizzati durante l’anno coinvolgendo parecchia gente del posto e le sfilate avvengono lungo le vie del centro storico. La maschera simbolo del carnevale di Sciacca è quella di Peppe Nappa che vien rappresentato su un carro allegorico fuori concorso e apre la sfilata carnevalesca. Il suo nome è dovuto all’unione di due differenti parole: “nappa”, che significa toppa dei calzoni , e “Peppe”, diminutivo dialettale del nome Giuseppe, quindi letteralmente “Giuseppe toppa nei calzoni” che indica, in pratica, un “uomo da nulla”. Caratteristica peculiare del personaggio è la fame insaziabile, unita ad una smisurata golosità, che fa della cucina il suo ambiente favorito e del cibo il suo primario interesse. Nelle trame egli ricopre la parte del servo, pigro e infingardo. Il costume è rappresentato da una casacca e dei calzoni verdi, entrambi molto ampi. La particolarità del carro è la distribuzione al popolo di salsicce alla brace, caramelle, vino. Alla fine della festa il carro di Peppe Nappa viene bruciato nel centro della piazza cittadina. Intorno al rogo il popolo balla sulle note dell’inno “e Peppi N’ppa.” La storia delle terme di Sciacca è legata a quella della fondazione della città, come dimostrato anche dal nome datole dai Greci, “Aquae Selinuntinae”. La scoperta delle fonti è dovuta a Dedalo che in fuga da Creta avrebbe scolpito le primitive postazioni termali nella roccia delle stufe presenti nel Monte Kronio. Dopo un periodo di decadenza, lo sfruttamento delle sorgenti termali vennero riprese dall’opera di San Calogero, cui si deve la fondazione di una comunità monastica attiva nell’ospitare e curare i pellegrini malati. In seguito, gli studi effettuati da alcuni scienziati, che evidenziarono le qualità terapeutiche delle acque sulfuree saccensi, sensibilizzarono l'opinione pubblica circa la possibilità di un loro sfruttamento razionale e produttivo. Da ciò scaturì un susseguirsi di ampliamenti strutturali e di abbellimenti architettonici.
I Cucchitedda
L' Ova Murina