Questo Comune della Sicilia fù fondato agli inizi del Trecento dal conte Matteo Sclafani, che ampliò il casale preesistente del periodo medievale. La storia di Chiusa (Sclafani, il cognome del conte venne aggiunto nel 1860) è legata all’avvicendarsi delle famiglie feudali che l’hanno posseduta: dagli Sclafani ai Peralta, dai Cordona, ai Gioeni e ai Colonna. La ricchezza culturale del paese è dimostrata dalle numerose opere di alto interesse artistico che si trovano sparse soprattutto nelle chiese. Fu Alfonso II Cardona, nella seconda metà del ‘500, la seconda personalità dinastica più importante dopo Matteo Sclafani. Due volte presidente del regno di Sicilia, sotto Ferrante I Gonzaga, la sua corte era aperta a tutti gli stimoli culturali e artistici. A Chiusa soggiornarono musicisti, pittori come Pietro Ruzzolone e Antonello Crescenzio e Cornelio Fiammingo, intagliatori come i Lo Cascio, scultori come il romano Benedetto Marabitti. Nonostante il declino politico che si abbatté sulla contea di Chiusa durante la dinastia Colonna di Paliano, si riuscì a mantenere e arricchire il patrimonio artistico grazie al contributo e all’iniziativa delle confraternite laicali, che commissionavano varie opere per le chiese e alla presenza degli Ordini Religiosi, tra cui i francescani, i quali facevano dell’arte pittorica uno strumento di evangelizzazione.
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