Comune di Campofiorito |
Cenni storici
Dagli studi eseguiti e dai reperti che arrivano a noi, risulta evidente che nei pressi del caseggiato dell'ex-feudo Conteraineri, nella zona detta "lu grammaritaru", vi fosse stato un paese, esistito anche durante la dominazione greca. In tale zona si notano alcuni tratti di mura a fior di terra, che forse dovevano cingere il paese, e una necropoli, venuta alla luce nel 1951. Oggi la zona del "grammaritaru" si estende per 18 ettari, ma il paese in origine doveva essere molto più grande, stendendosi a sud-est sino ai piedi di un'altura dove ancora si notano i resti di un vecchio castello, che ha dato il nome alla località di Castellaccio". Le mura di questo castello presentavano delle feritoie in corrispondenza di Tricola (Caltabellotta), del castello di Entella, di Jato e di Corleone. Nel periodo romano la città che sino ad allora si chiamava Thuryrium cambiò nome in Villanovam, forse perchè popolata da servi della gleba. Con l'avvento della dominazione bizantina, l'importanza che aveva ricoperto la città in epoca romana, venne a cessare, tanto che quando venne occupata dagli Arabi era ridotta a poco più che un paesetto con il nome di Ballanubah. Nel 1176 Ballanubah, da ora Bellanova, col castello Calat-et-Tariq (Tori) veniva assegnato alla chiesa di Agrigento, mentre nove anni dopo Guglielmo il Buon l'assegnava all'Arcivescovo di Monreale. Morto Guglielmo il Buono, i Siciliani di religione cattolica cominciarono a perseguitare i Musulmani e, questi si internarono verso il centro della Siciliana Occidentale. Nel 1208, quando Federico II divenne maggiorenne, i Musulmani invasero il corleonese e la zona di Bellanova. Nel 1243 i Saraceni, irritati dai sopprusi subiti, risalirono i monti e si fortificarono a Jato e ad Entella e forse a Tori. La lotta durò tre anni; nel 1246 furono presi per fame e trasportati a Lucera nella Puglia, dove vissero fino al 1333. Dopo di che si confusero col popolo abbracciando la religione cattolica. Nel XIII secolo l'imperatore Federico II riuscì a domare i ribelli Musulmani, facendo trarre sicuro vantaggio a Corleone che da casale divenne "popolosa terra". Da quanto pervenuto sino a noi si può supporre che Bellanova venne distrutta da Federico II nel 1246 e che gli abitanti di religione cattolica si dispersero; alcuni verso Corleone, altri verso l'odierno Campofiorito, dando origine a Casale Bellanova.Le origini storiche di Campofiorito trovano ampie e significative dimostrazioni nei numerosi reperti archeologici che sono stati rinvenuti nelle zone di Monte Castellaccio e di Conte Ranieri. Storici e archeologi hanno da sempre scritto di tali ritrovamenti e su di essi sono stati eseguiti degli approfonditi studi, che hanno, per altro, permesso di ricostruire le origini storiche sin dai lontani tempi delle colonizzazioni. La località di Campofiorito è ricca di attestazioni fisiche e culturali del passaggio di diverse etnie, per non ultima quella albanese, che si sono mescolate e sovrapposte tra loro, edificando e modificando costantemente la fisionomia di questa zona e lasciando a noi numerosi reperti e segni di storia. I reperti rinvenuti sono frutto di semplici ritrovamenti, da parte di contadini e cacciatori, ma anche di approfonditi studi e ricerche.